Un incontro speciale con un’Artista che ha segnato parte della storia della musica latinoamericana ed in particolare della Bossa Nova, una sorta di Samba suonata in modo più minimale e con un tempo inferiore rispetto alla Samba. È compositore ed interprete di brani che hanno tracciato un’impronta indelebile nella storia della musica, indiscusso sperimentatore sonoro che ha saputo contaminare il pop, la bossa nova, la psychedelia più raffinata, il jazz e il funk. Per ricordare solo alcuni dei suoi più noti brani potremmo citare Samba de Verao, Batucada, Crickets Sing for Anamaria.
Le sue canzoni sono state reinterpretate dai nomi più celebri della scena internazionale come: Frank Sinatra, Elis Regina, Bebel Gilberto, 4Hero e Jazzanova e la sua voce è stata campionata da artisti moderni come Jay Z nel suo recente Blueprint 3.
Al microfono di Patrizio Longo incontriamo il maestro Marcos Valle per raccontare del nuovo lavoro intitolato Estática (2010 – FarOut Recordings). Bentrovato?
Grazie, è un piacere.
Un disco che riassume una carriera artistica di oltre mezzo secolo di sperimentazioni sonore, c’è funk, orchestra, jazz e bossa nova?
Sono d’accordo. Penso di esser stato in grado di scrivere e registrare canzoni in tutto questo tempo. L’opportunità di avere un’orchestra in questo CD è un regalo da FarOut per le canzoni che ho scritto e per riuscire a mostrare la mistura di influenze che ho nella mia musica. Non mi piace ripetermi, così sono soddisfatto che ogni mio nuovo CD abbia qualcosa che possa entusiasmare me e il mio pubblico. Lavoro alla perfezione con essa.
Ascoltando questo lavoro si avverte la sensazione di un suono familiare. Quale la ricerca sonora effettuata?
Mi piace essere consapevole di cosa accade oggi nel mondo musicale: nuovi gruppi, nuove canzoni dal Brasile e anche da fuori ma allo stesso tempo ascolto ancora Ravel, Debussy, Caymmi, Jobim, Black Music degli anni ’60 e ’70, Jazz, etc.
Durante la sua carriera ha viaggiato e conosciuto differenti culture questa conoscenza si è infiltrata anche nella sua musica?
Ritengo che tutto ciò che ho apprezzato della musica abbia avuto influenze nel mio stile.
Mi conferma che ha picchiato Marlon Brando, per quale motivo?
Avevo 21 anni e mia moglie, una bellissima ragazza bruna, ne aveva 18. Eravamo a un tipico party ad Hollywood con musicisti famosi, attori, attrici, produttori etc… C’erano strumenti musicali e microfoni a disposizione per chi volesse cantare o suonare. Così feci io, e anche Henri Mancini, Sergio Mendes, Laurindo de Almeida, Petula Clark, Johnny Mandel. Marlon Brando passò tutto il tempo a suonare i bonghi e a bere. Quando mia moglie ed io stavamo per andarcene, mentre salutavo i padroni di casa, non avevo visto che lui l’aveva strattonata tirandola per un braccio dicendole qualcosa del tipo «Ti voglio». Lei era il tipo di donna che odia questo genere di cose e anche se lui era Marlon Brando, lo chiamò con qualche appellativo poco gradevole e mi raccontò tutto. Così andai verso di lui per tirargli un pugno ma il padrone di casa e suoi amici mi fermarono dicendomi che aveva bevuto troppo e non lo considerai più di tanto. Mia moglie ed io eravamo veramente arrabbiati e decidemmo di tornare a casa. Questa è la divertente storia di quando ho quasi preso a pugni Marlon Brando.
Cosa mi racconta del brano Samba de Verao com’è diventato un classico?
Tutto quello che so è che quando la scrissi, tutti in Brasile vollero registrarlo. Così fecero e divenne un successone. In seguito successe la stessa cosa in USA e divenne un classico per il mondo intero.
Come vede la scena musicale contemporanea in Brasile. Ci sono giovani artisti che ascolta?
Come ho detto prima, abbiamo molti nuovi talenti in Brasile come Martinalia, Marcelo Camelo, Marisa Monte, Jair de Oliveira e molti altri.
Nel brano Crickets Sing for Anamaria una dedica ad un personaggio realmente esistito?
Il testo originale scritto da mio fratello non menzionava nessuno. Ma Ray Gilbert scrisse il testo in inglese raccontando la storia di una ragazza di nome Maria (nome molto comune in Brasile). Ma nel titolo usò Anamaria che era il nome di mia moglie a quei tempi.
Dove scrive la sua musica?
A volte mi dirigo verso il pianoforte o la chitarra, provando ad avere qualche idea e talvolta ci riesco, in parte o interamente. Quando mi piace la registro per non dimenticarla. Ma di solito ho bisogno di una sorta di “pressione” per scrivere, per esempio se registrerò un nuovo CD o se qualche altro artista vuole una mia canzone. Mi metto in una condizione in modo che le idee possano venirmi in mente.
La ringrazio per la disponibilità e soprattutto per le meraviglie che fino ad oggi ci ha regalato. A Presto.
Grazie e sì, spero di risentirci presto.
Adattamento di Patrizio LONGO
Traduzione di Andrea RIEZZO
Foto: Ufficio Stampa A Buzz Supreme