Un lavoro incentrato sul “reagire”. Questo il tema che affrontano i Fraulein Rottenmeier che attraverso: Rottami descrivono la società dei nostri giorni ed invitano i ragazzi a reagire.
Le sonorità sono influenzate dalla scena inglese e nordeuropea, un lavoro che vuole fare divertire e ballare in modo spensierato ma non banale. Incontriamo Franco Bruna e Giorgio Laini di Fraulein Rottenmeier per raccontare di Rottami, Bentrovati?
Franco Bruna: Ben-ri-trovati… Giorgio Laini: Speriamo..
Un disco di reazione?
Franco Bruna: Sì, un disco di reazione. Giorgio Laini: Un disco nato da una reazione (nostra) ad uno stato di crisi e che incita a reagire per spezzare i circoli viziosi del pessimismo e dell’autocommiserazione che alimentano la crisi (di tutti).
La scelta di venderlo solo attraverso gli store digitali?
Franco Bruna: Non solo, portiamo anche delle copie piratate ai nostri concerti (risate)… Giorgio Laini: In realtà esiste la versione fisica del disco, una tiratura molto limitata che chi vuole può richiedere tramite il nostro sito ufficiale (www.frauleinrottenmeier.com). In generale però abbiamo puntato su quella digitale perchè il mercato, se ancora si può considerare tale, è cambiato. Noi rimaniamo legati al supporto fisico, ma si è ormai perso il culto dell’oggetto CD, della cura dei dettagli, del libretto… Noi consigliamo di avere in mano questa versione, che completa l’immaginario del progetto.
Cosa è cambiato nelle vostre scelte rispetto ad Elettronica Maccheronica?
Franco Bruna: Rottami è un disco low cost, nel senso che abbiamo deciso di essere più liberi in fase di registrazione e scelte artistiche e quindi di fare tutto in casa. In parte questa scelta è nata anche dall’urgenza di scrivere e quindi abbiamo deciso di non perdere ulteriore tempo nel prenotare studi e/o produttori. Giorgio Laini: Esatto, il disco è nato dopo un periodo di “buio” creativo. Una volta trovata la vena giusta abbiamo deciso di seguire il flusso e fidarci di quello che il nostro istinto di suggeriva. Dal punto di vista musicale il disco porta avanti solo un lato di Elettronica Maccheronica. Quello delle canzoni più compiutamente pop. Abbiamo voluto seguire con libertà la spinta (che abbiamo sempre avuto) di creare canzoni immediate.
Cosa intendete dire con: «Tutte le canzoni sono figlie della Signorina Rottenmeier»?
Franco Bruna: Abbiamo sempre visto come una sorta di “idea superiore” la Signorina. È lei che ci ha guidato nelle scelte e in questo senso le canzoni ne sono figlie. Nessuna anziana signora ha realmente partorito qui con noi (grasse risate)…
Quali sono stati gli ascolti che hanno preceduto la stesura di Rottami?
Franco Bruna: Io ascoltavo molto Dummy dei Portishead, Bloody Beetroots, Sol Seppy, Aucan… Giorgio Laini: Mentre io ho ascoltato molta roba inglese (Ellie Goulding, M.I.A) e in generale nord europea (per esempio Robyn). Non chiedermi che reazione abbia avuto nei nostri cervelli tutta sta accozzaglia di generi ma il risultato è il disco… Giorgio Laini: Io credo che si sentano queste influenze…
Domanda libera?
Franco Bruna: Giorgio perché non siamo ancora famosi? Giorgio Laini: Domanda epica… l’Italia è un Paese bizzarro. Ma ci ameranno caro Frank, ci ameranno…
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