Da dove nasce l’idea di intitolare il disco “Toilette Memoria”?
Nasce dal pensiero e da una visione che ho avuto in una toilette l’anno scorso; dove trovai una persona anziana morta con vicino una sua foto di 40 anni prima, bellissima . . me ne innamorai.
Quali sono state le influenze musicali contemporanee se ce ne sono state che ti hanno ispirato nella creazione di questo quarto album?
Non ho avuto molte influenze, poiché non ne ho quasi mai. Amo e ascolto moltissima musica, ma quello che mi piace difficilmente influenza quello che poi scrivo…
Da dove nasce l’idea di inserire nella tracklist la cover di Battisti “Il tempo di morire”?
Non è inserita nella tracklist dell’album, e’ solo una traccia inclusa nel primo singolo (composto da 3 brani).
Quali sono a tuo parere le differenze e le analogie tra questo e i tuoi album precedenti?
Le differenze e le analogie tra Toilette memoria e gli album precedenti sono a tratti tante, e a volte nessuna. Di certo le liriche rappresentano un riconoscibile filo conduttore dei miei lavori, ma amo creare diversi temi negli album che scrivo, e quindi spesso ne consegue, che possono di fatto apparire diversi ,o per meglio dire non somiglianti.
L’aver avuto la possibilità di vivere per un periodo in Scozia, quindi in un paese anglosassone dove la musica è vissuta in maniera diversa ha influenzato in quale direzione il tuo modo di fare musica?
Lo ha influenzato molto relativamente, ma di certo mi ha fatto capire che nella vita si e’ portati nel saper fare delle cose meglio d altre, e che l’arte, intesa come tale, e’ una cosa molto seria, non un optional del vivere, come e’ inteso qui in Italia. Da noi, può essere chiamato artista anche un personaggio come Fabri Fibra, ma ciò non corrisponde alla realtà (Milano a parte).
C’è in questo momento un giovane artista italiano o una band che ti colpisce in maniera particolare. Se sì chi?
Mi piacciono tantissimo I COSI, una band emergente che ho visto al MIAMI di Milano, . . loro si che sono artisti sul serio. Un abbraccio caro + + MOL