Per anni il Calcio italiano è stato fra i principali connotati che identificavano il nostro Paese nel mondo. Nonostante ci fossero altri Stati con talenti meno popolari esclusivamente perché vivevano in luoghi meno sviluppati economicamente (vedi Brasile).
Anni di silenzio, si crea una nicchia dove il malcostume regna silenziosamente. I derby risultano con calciatori carichi di energia fuori dal comune, tifosi contenti eppure non è così, tutta apparenza.
Sul finire dei settanta arrivavano nel nostro paese gli anabolizzanti, anche se nessuno ne parla, il silenzio regna sovrano.
Poi gli ottanta iniziano a dichiararsi i primi calciatori sull’aver fatto uso di sostanze non legali. Le quote di acquisto di questi "sportivi" iniziano a presentare sul mercato cifre da paura. Arrivano gli Sponsor e il mercato offre sempre di più.
Alla fine dei novanta scoppia il caso "calciopoli" sembra che tutto sia terminato, che chissà quali sanzioni debbano essere attribuite alle Squadre che risultano corrotte. A comportamenti che varcano il confine della legalità.
Anche in questo caso tutto si risolve e dopo un polverone che sembrava azzerare uno Sport divenuto il Credo italiano.
Anche in questo caso tutto si risolve in alcune blande sanzioni che non scoraggiano nessuno.
Sommariamente questi alcuni aspetti del Calcio degli ultimi 30/40 anni. Indubbiamente ci sono calciatori onesti, tifosi amanti dello sport e non delinquenti che approfittano di un evento per sfogare le proprie ire frutto di un malcontento che nutrono verso la società.
Ammetto di non essere mai stato un tifoso di questo sport. Nel corso della mia vita sono andato allo stadio una sola volta all’età di 5 anni. Ricordi sfumati visti da un ragazzino ma non posso concepire quello che accade durante un derby.
Scene di ordinaria guerriglia urbana. Un’Arena dove sfogare le proprie ire su chi svolge il proprio lavoro come le Forze dell’ordine.
Inutile entrare in superflue, a mio avviso, disquisizioni su un sistema Stato che non offre servizi adeguati. NON per questa ragione alcuni si debbano sentire autorizzati a rappresentare il proprio disagio con queste forme di violenza su persone come NOI.
Sono estremamente soddisfatto che sia stato preso questo provvedimento con la sospensione del campionato a mio avviso si sarebbe già dovuto prendere in passato. Appare come un gesto da parte di Presidente della Lega Calcio responsabile e di estrema sensibilità e rigore.
Comprendo il disagio e il rammarico di chi va allo Stadio a vedere una partita con il cuore ma non è possibile mettere a rischio la propria vita per frange di pericolosi criminali.
In altri stati i Derby ad esempio di football si concludono con i tifosi delle reciproche squadra avversarie che si abbracciano. Lo Sport è un modo per socializzare e non un campo di addestramento alla delinquenza.
Credo in una definitiva risoluzione di questo fenomeno isolando le frange pericolose e permettendo a chi davvero AMA lo sport di poter assistere con la gioia e il pathos che caratterizza una passione come quella dello SPORTIVO.
Impariamo a prendere esempio da nazioni più civili e socialmente più educato.