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E’ un film che inviata l’apertura verso il “diverso”. In un tempo dove questo elemento risulta evidente nella nostra società sempre più multietnica.

Domenica sera al cinema, appena conclusa l’intervista con Rossana Casale, si va a vedere “Bianco & Nero” con Fabio Volo, Ambra Angiolini, la bellissima Aïssa Maïga ed Eriq Ebouaney per la regia di Cristina Comencini.

L’obbiettivo della regista è la diversità che in una società multiculturale come la nostra è sempre più evidente. Per alcuni tratti appare scontata la trama ma grazie all’interpretazione di giovani attori come Volo e l’Angiolini risulta abbastanza snella.

E’ una storia d’amore fra Elena che inconsciamente espia le colpe di una famiglia borghese e un po’ razzista e Carlo il marito che per uno strano gioco del caso s’innamora perdutamente di Nadine, la moglie senegalese del collega di Elena.
Una serie di avventure amorose si svolgeranno in uno scontro fra differenti culture e stili di vita. Nel film è ricorrente il titolo come una sorta di ossessione che viene ripetuta con cadenza quasi continua. Una storia semplice fatta da tratti di vita quotidiana quelli che giornalmente accadono ad ognuno di noi e che a volte nella frenesia del tempo e dei clichè non analizziamo.

My Movies afferma: "Vincolato rigidamente al titolo, il film non offre uno scambio culturale ma gira e rigira intorno a clichè preconfezionati, sfruttando fino allo sfinimento il concetto di bianco e nero e dimenticando che esistono le sfumature".

Nota spiacevole un Multi Sala al centro della città che alle 20,40 presenta una sala con aria viziata ed un pavimento ricolmo di ogni sorta di sporcizia. Si avverto quasi un senso di inadeguatezza per quello che dovrebbe essere non un cinema ma un vero palazzo storico per la città.

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