Diversi gli Artisti che hanno contribuito, come anticipato a favore della campagna di comunicazione, per l’elezione di Barack Obama, nuovo presidente degli Stati Uniti D’America. Anche dalla Giamaica arriva una canzone a sostegno del candidato da Calvin Scot.
L’Artista fin dai primi anni 80 è stato considerato fra i personaggi più raffinati della nuova scena reggae.
Nato il 3 settembre 1959 a Rocky Point nel parish di Clarendon, prima di arrivare al successo ha registrato, all’età di quattordici anni, alcuni brani riscosso interesse. Dopo questa esperienza ha lavorato come fantino e pescatore fino al 1983 quando stabilitosi a Kingston decide di cambiare nome scegliendo l’attuale Coco Tea.
Questa data, probabilmente, rappresenta la svolta artistica, in quanto, riuscirà a scrivere una serie di brani di successo come Rocking dolly, I lost my Sonia ed Informer che in breve tempo diventeranno delle hits nella scena dancehall degli ’80, forse merito anche dell’aver firmato un contratto con Junio Lawes, produttore di origini giamaicane che ha dato una svolta alla struttura musicale del reggae introducendo un nuovo stile che utilizza anche il digitale nella produzione dei brani dando così vita al Dub.
Coco Tea negli anni arricchisce la propria cultura musicale ed abbraccia la fede del rastafarianesimo. Successivamente, si trasferisce a New York entrando a far parte della scuderia di Prince Jammys. Siamo, intorno alla fine degli 80, in questo periodo due sono gli Album che meglio rappresentano l’Artista: “The marshall” (1986) e “Come again” (1987).
Sarà il periodo in cui il compositore dimostrerà di aver raggiunto una maturità vocale ed un carattere elegante nelle composizione che spesso affrontano tematiche dal carattere politico-sociali. L’aver dimostrato, infatti, un forte impegno verso queste tematiche li farà acquisire il titolo, da parte di alcuni critici musicali, di: «il Bob Marley degli anni 80».
Una carriera in ascesa porterà il compositore, nel 1989, ad incidere dischi per Gussie Clarke e partecipare nel trio con a Shabba Ranks ed Home T, realizzando i brani: “Pirates anthem” e “Who she love”.
Nei primi anni 90 l’Artista fonda una propria etichetta la “Roaring Lion” dalla quale verranno pubblicati una serie di grandi hits. Non abbandona le collaborazione che proseguono con grandi nomi come Fatis Burrell e Bobby Digital.
Con Burrel realizzerà: “Good life”, “She loves me now” e “Israel King” e con Digital: “Holy Mount Zion”, “Tune in” oltre le cover dal repertorio di Marley “The heaten” e “Waiting in vain”.
Un’interessante raccolta dei suoi brani, in questo periodo, potrebbe risultare “Holy Mount Zion” pubblicato in America sulla Motown.
In Italia Coco Tea lo abbiamo ascoltato live durante la partecipazione del 2007 al Rototom Sunsplash.
Questa premessa per sottolineare l’impegno socio-politico di CocoTea che ha sostenuto con un brano la campagna elettorale di Barak Obama.
Il singolo, dall’omonimo titolo ancora non è stato pubblicato ufficialmente ma è già suonato dalla Radio giamaicane ed il video viene trasmesso dalla CNN.
Un inno per Obama al fine di portare una svolta politica negli Stati Uniti d’America, dove nel passato non si riconosceva alcun diritto alle persone di colore, usate come merce di scambio e ridotte in schiavitù. Una grande svolta culturale, dunque, per una società multietnica come quella americana.