Ritorna il suono e i remix dei Dzihan & Kamien nel nuovo cd Fakes. Rappresentano uno dei fenomeni di maggiore espressione della club culture in Europa. Studenti si incontrano a Vienna nel 1990, la loro patria adottiva. Rappresentano un pout-pourri di culture, influenzate anche dalla posizione geografica di Vienna, confine tra l’Europa occidentale e quella orientale, punto d’intersezione di culture differenti. Hanno influenze provenienti dalla Yugoslavia, Germania, Italia.
Vlado DZIHAN è di origini slave cresciuto con l’amore per la musica e le percussioni del padre, ha avuto diverse collaborazioni con Bregovic per la realizzazione della colonna sonora del film “Arizona Dream di Kusturica”.
Il suo opposto la rappresentazione di un’Europa moderna è Mario KAMIEN, nato in Svizzera da genitori italo-tedeschi, è abile manipolatore di suoni.
Il loro incontro avviene per caso, entrambi studenti di musica a Vienna.
Si chiama MC Sultan la prima band composta da due ragazzi che si avvalgono di sette elementi: “Super Ethno Astronaut”, ed il classico “Der Bauch”, definito disco di “svolta” dalla stampa ed utilizzato come traccia d’apertura nella compilation “Arabesque di Momo”.
Sarà il 1998 l’anno in cui due dj’s e produttori fonderanno definitivamente i Dzihan & Kamien e faranno nascere la loro etichetta Couch Record. “Code. No pork please” è il primo l’EP da 12″ che riscuote interesse da parte dei cultori del genere. Seguiranno altri due EP nello stesso anno: “Before/After e Tearoom 2004”, prima dell’album di debutto “Freaks and Icons” datato 2005. Un lavoro che risiede nell’ambiente della musica chill out. A seguire verrà riproposta una rivisitazione dell’album da parte dei loro amici un UFO, MUM, Herbert, Fauna Flash.
Con l’album “Grand Riserva” si assiste ad un cambio di focus da parte del gruppo che riprende le sonorità di entrambi i loro padri orientate al jazz 60/70 rivisto con una sonorità digitale. Nel lavoro si vede la collaborazione anche del percussionista Sammy Figuro, vengono rispolverate vecchie incisioni su nastro dei loro padri ritratti anche in copertina.
La line-up di restare orientati nel mondo del jazz si perfeziona in Fakes il nuovo lavoro è composto da due cd, nel primo troviamo i remix realizzati per personaggi della scena jazz come Billy Holiday con “Don’t explain”, Serge Gainsbourg – “Je t’aime… moi non plus”, Tosca – “Busenfreud”, Nitin Sawhney, nel secondo cd le rivisitazioni sempre in chiave jazz acustica dei loro brani più celebri: “Afeter”, “Drophere”, Shift Jazz”, “Homebase”, “Smile” realizzati dal The Brut Imperial Quintet.
Dopo l’annuncio non si è
Dopo l’annuncio non si è piu’ saputo nulla dell’uscita di un nuovo CD?
sì il cd è stato
sì il cd è stato distribuito lo abbiamo anche avuto in playlist diverse settimana, naturalmente un lavoro come i precedenti curato nei suoni.