Serata dedicata alle cover e ai duetti per il Festival di Sanremo, edizione n. 75. La serata inizia con il ritorno in grande stile di Roberto Benigni, che intrattiene il pubblico con la sua verve comica, facendo riferimenti all’America di Trump.
Il momento si conclude quando Conti lo invita a eseguire in duetto L’inno del corpo sciolto. Un festival di promozioni: dopo Bennato, ospite della sera prima, anche Benigni annuncia il suo prossimo progetto televisivo, Il sogno, in onda il 19 marzo su Rai1.

Adesso si entra nel vivo della gara con i duetti: Giorgia e Annalisa conquistano la platea con una toccante interpretazione di Skyfall di Adele, che le porta a vincere la serata delle cover.
A seguire, Achille Lauro ed Elodie, impeccabili come sempre, in un mix di A mano a mano di Riccardo Cocciante e Folle città di Loredana Bertè.
Clara e Il Volo emozionano il pubblico con una potente versione di The Sound of Silence di Simon & Garfunkel, guadagnandosi una standing ovation.

Noemi e Tony Effe rendono omaggio all’indimenticabile Franco Califano con Tutto il resto è noia, in una performance sentita e appassionata: “de core”, come direbbe lo stesso autore.
Rkomi e Francesca Michielin eseguono La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini, portando freschezza e armonia sul palco.
La rivelazione Lucio Corsi, insieme a Topo Gigio, sorprende il pubblico con una versione di Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno, aggiungendo nostalgia e simpatia alla quarta serata.

Per quanto riguarda le co-conduzioni: Geppi Cucciari regala momenti di ironia tagliente, mentre Mahmood incanta l’Ariston con un medley dei suoi successi. Esibendosi prima in un outfit nero molto stiloso e al cambio d’abito in un rosso fuoco, accendendo così il pubblico in sala.
Ma a un tratto arriva Topo Gigio, lo storico personaggio che ha animato la TV di Stato alla fine degli anni ’50 nella trasmissione Serata di Gala, con la voce di Domenico Modugno. Topo Gigio interagisce con Carlo Conti, riportando sul palco momenti di leggerezza e divertimento, con un pizzico di nostalgia per chi ha vissuto quel periodo.