Iserito da Luisa (not verified) il 7 Aprile, 2007 – 21:48
Purtroppo per lanciare questo Allevi hanno sparato un sacco di balle…che e’ famosissimo in tutto il mondo (? Basta una ricerca con Google per scoprire la verita’!), che ha ottenuto una audizione col padrone del Blue Note e pochi giorni dopo ha suonato li’ e ha fatto il tutto esaurito (??? Come si fa a crederci? Ovvio che erano tutti inviti e che hanno noleggiato il locale) Ma i giornalisti han deciso di “far finta di nulla” e pubblicare queste stupidaggini. E lo sapete perchè? Perchè guarda caso il produttore esecutivo di Allevi (e cioè quello che ha anche una gran bella percentuale sulle vendite dei cd….) è il titolare di una delle piu’ potenti agenzie di ufficio stampe d’Italia….Si occupa di Ligabue, di Sanremo e di molti altri. Ecco perchè i giornalisti trascrivono pari pari i comunicati stampa pieni di mezze-verita’, senza mai mettere un briciolo del loro senso critico (se mai gliene fosse rimasto un pochino….)Ma se non critica il critico, chi lo deve fare? Se Fayenz, il decano dei giornalisti di jazz in Italia, dice che Allevi ha un tocco magico cosa devo pensare? Che si è improvvisamente rimbambito (potrebbe anche essere, data l’eta’) oppure non ha potuto o voluto fare altrimenti. Cosa c’entra poi Allevi col jazz, proprio non si capisce, dato che non improvvisa una nota ed ogni sera ripete i suoi brani (e relative presentazioni) cosi’ come li ha composti. Ma certo non è questo il punto. Jazz, non-jazz…chissenefrega delle etichette. Allevi non improvvisa, scrive canzoni per pianoforte, il che puo’ anche essere un pregio, perlomeno per la grande massa. Vi ricordate Elton John in tour qualche anno fa che suonava solamente, senza cantare? E che dire di Richard Claydermann? E un disco di musiche scritte da Billy Joel per pianoforte solo, fatte suonare pero’ da un altro pianista, ve lo ricordate? E’ nel solco di questi pianisti che metterei Allevi, altro che Mozart del 2000, reincarnzione di Brahms o non so cos’altro.Povera Italia….la cosa piu’ triste è che chi impazzisce per Allevi crede di essere arrivato ad un livello cultural-musicale superiore….allora preferisco chi va serenamente ad ascoltarsi i Pooh, o Britney Spears, senza tante pretese. Per non parlare della pasta col tonno, attacchi di panico e cosi’ via….se parlassero di musica, invece che di stupidaggini, non avrei niente da ridire….invece….anche nell’intervista fatta da Fazio…. mi lascia alquanto perplessa lo stupore di Fazio nel leggere sulla biografia di Allevi che gia’ a 4 anni era interessato al pianoforte e ne schiacciava i tasti….ora dico io….ma ci rendiamo conto? Qualsiasi bambino viene attratto da un pianoforte, anche piu’ piccolo di 4 anni, e prova a suonarlo….questo ovviamente non vuol dire che diventera’ un musicista. Ma c’è bisogno di parlare di queste cose? Poi dice che suonava di nascosto dai suoi genitori….e dove stavano ‘sti genitori? A 6 anni lo lasciavano solo in casa? Non lo sentivano suonare? (E’ chiaro che si fa meno rumore a farsi le pugnette…..)….ma come si fa a credere a queste cose? Questo mi fa veramente dubitare dell’intelligenza del popolo italiota. Ma poi come si fa a chiamarlo “enfant prodige”, ha 39 anni!! Mi fa piacere che un artista abbia successo anche in eta’ adulta (cammariere insegna), ma perchè farlo passare da ragazzino? Le frasi sul suo sito, poi….una specie di Moccia…..se fosse un nostro vicino di casa a dire simili banalita’ diremmo che non è a posto con la testa. Siccome è Allevi, allora è un genio! Ma ci rendiamo conto? Sveglia ragazzi, non possiamo farci manipolare cosi’ ed abboccare a tutto quello che ci propinano i mass-media! Altro esempio della malafede, non di Allevi ma di chi si occupa di lui: il tanto pubblicizzato concerto a Parigi davanti a 1400 spettatori….Allevi apriva, non annunciato, il concerto della cantante di fado Cristina Branco, e quei 1400 paganti erano li per lei. Poi magari lui è anche piaciuto, ma non si puo’ certo dire che fossero andati li apposta per il suo debutto oltralpe!! Lo so da un amico francese che era presente al concerto e mi ha chiesto poi se conoscevo ,parole sue,” un disastroso pianista di nome Allievi…. Infatti l’altra cosa che mi da molto molto fastidio è questo insistere sul fatto che Allevi sia conosciutissimo all’estero e suoni ,parole sue, “in ogni angolo del mondo”….semplicemente non è vero. Basta guardare le date dei suoi concerti sul sito! Suona per il 99% in Italia, di Parigi ho gia’ parlato, è stato in Cina per 2 o 3 concerti, ed adesso tornera’ al Blue Note di New York (preso a noleggio, come le volte scorse). Perchè far credere il contrario? Perchè essere conosciuti all’estero, nelle nostre italiche testoline col complesso di inferiorita’ ,è un valore aggiunto? Una garanzia di qualita’? In futuro potrebbe veramente essere famoso in tutto il mondo, ma per adesso no, lo conoscono solo in Italia. E non è un problema, riempie i teatri, la folla lo adora….perchè mentire? Sono queste falsita’ che mi mandano in bestia, non la sua musica, ne, tantomeno, la sua persona, anche se lo trovo un po’ presuntuoso, perchè se io fossi un musicista mi vergognerei a sentirmi definire “Mozart del 2000” o “reincarnazione di Brahms”, soprattutto conoscendo, come solo un musicista puo’ conoscere, la grandezza di questi due compositori. Oltre a un po’ di talento dietro questo successo c’è anche tanta tanta fortuna, perchè non ammetterlo? Tutti i gusti sono gusti ed anzi, per il pubblico giovane a cui si rivolge Allevi sentire un certo tipo di musica anzichè le solite schifezze da Radio DJ puo’ essere solo un bene. Ma l’Arte sta da un’altra parte.
Inserito da Patrizio Longo il 8 Aprile, 2007 – 05:40
Ciao Luisa,
leggo la tua considerazione e ti rispondo da giornalista prima che da dj.
Il fatto che Allevi abbia, a tuo dire, delle amicizie importanti non preclude la professionalità.
Per quanto riguarda noi giornalisti come in ogni categoria sociale c’è chi legge scrupolosamente i comunicati stampa, ascolta i brani, s’informa e poi trae le proprie conclusioni e chi purtroppo non è così scrupoloso.
Inoltre la musica che passa su network nazionali non è sempre e solo spazzatura. Comprendo il tuo disappunto su Allevi e lo rispetto, forse dato da un successo mancato. Non spetta a me indagare ma permettimi di invitarti a non generalizzare sul lavoro degli altri.
Da dj ti faccio osservare che sarà anche un live uguale nelle sue numerose rappresentazioni ma in giro anche a livelli molto alti a volte si ascolta di peggio.
Mi fa comunque piacere leggere questa tua riflessione che porterò ad Allevi a breve quando lo intervisterò.
Inserito da Eleonora (not verified) il 19 Aprile, 2007 – 13:00
Ciao Luisa, per la sindrome premestruale ti consiglio di prendere da circa metà ciclo il magnesio….. Per quanto riguarda Giovanni Allevi non ho capito ancora se a te piace o no e non ho neanche capito se tu lo abbia realmente ascoltato bene….. Purtroppo o per fortuna in Italia un po’ tutti abbiamo la tendenza a fare, da Sgarbi a Cecci Paone passando per me (quando c’è qualche discorso che mi fa accalorare), di tutta l’erba un fascio…. Io personalmente ho conosciuto Giovanni Allevi con l’album “13 dita” perche mi è stato regalato, non quando è uscito, ma molto tempo dopo e per motivi che non hanno niente a che fare con la musica e comunque prima che venisse intervistato da un qualunque programma televisivo…. La prima volta che l’ho sentito non mi sono piaciute che due canzoni ma mi sono intestardita a volerlo ascoltare, d’altra parte mi son detta: “è dagli anni della danza che non ho più l’abitudine alla musica classica” e così riascoltandolo mi son resa conto che mi piaceva veramente tanto e da lì il resto della discografia….solo dopo l’ho visto in televisione….. Mi ha sempre dato fastidio esser additata per quello che non sono e cioè “un’italica testolina con il complesso di inferiorità” anche questa volta in cui non credo di essere arrivata ad un livello “cultural-musicale superiore” ma continuo ad ascoltare i Clash, Battiato e a ballare rock o beat nelle serate con gli amici….. Per quanto riguarda il modo di lanciarlo sì, ci può essere qualcosa di eccessivo e patetico, non lo metto in dubbio, ma ti contraddici dicendo che in fondo è un bene che i ragazzi sentano questo piuttosto che radio Dj e che ben che vengano i teatri pieni ma, mi domando, come avrebbe dovuto riempirli se avesse continuato ad essere uno sconosciuto (come d’altra parte è avvenuto da 10 anni a questa parte nonostante avesse già pubblicato 3 Cd), se non grazie alla pubblicità? Si con della pubblicità meno patetica, è vero, che forse lo avrebbe reso meno antipatico a chi ancora non lo conosceva musicalmente (forse il tuo caso)…. Io non mi ritengo e sicuramente non sono un’esperta di musica ma credo di poter dire che è bravo dato che, visto dal vivo, muove le mani ad una velocità inumana….senza far uscire un suono sconnesso come farei io naturalmente….. Per quanto riguarda la sua presunzione…..c’è così tanta gente presuntuosa in giro……anche tra quella che si schernisce….. Un saluto a tutti Eleonora.
Inserito da filippo (not verified) il 20 Aprile, 2007 – 14:57
Ciao Luisa, fai bene ad andare in questa direzione cioè contro corrente. In questo caso specifico però ti sbagli, come solo sanno sbagliare i detrattori professionisti. Se un pomeriggio a casa mia, e non al Blue Note, venisse a suonare il pianoforte qualcuno come lo suona Allevi o come lo suonava Brahms direi che è un genio. A te non ti ho mai sentita suonare invece, ma ti ho letta e non mi piaci come scrivi, e se senti la musica allo stesso modo in cui ne parli il peggio è per te. Auguri Filippo
Inserito da Pier lUigi (not verified) il 22 Aprile, 2007 – 15:32
Ciao Luisa, ho 17 anni ti dico che io ascolto musica house minimal-electro e nn penso che c’entri tanto con allevi ma credimi che dopo aver sentito una sua canzone me ne sono letteralmente innamorato.Riesce a provocare sensazioni davvero fantastiche e fuori dal comune ti converrebbe ascoltarlo con attenzione. Pier Luigi
Inserito da Angy (not verified) il 1 Maggio, 2007 – 18:43
Ciao Luisa, sono una pianista classica dall’età di 4 anni e mezzo ed ho dovuto sospendere gli studi musicali all’età di 19 anni per dedicarmi esclusivamente agli studi universitari che mi hanno portata oggi a svolgere l’attività di Ingegnere. Con 15 anni di rigida disciplina pianistica alle spalle penso di esser la persona più idonea a darti una risposta. Sai, ho scoperto Giovanni Allevi ancor prima che venisse fuori tutta quella pubblicità di cui tu parli. Un giorno per caso ho ascoltato parte di una sua dolcissima melodia ed ho effettuato un bel pò di ricerche prima di scoprire il suo nome. Penso di essere stata tra i primi ad acquistare il suo disco “No Concept” e troppo impaziente per attendere l’uscita degli spartiti ho sfruttato l’orecchio assoluto che la natura mi ha donato per riprodurre su carta ed eseguire al mio pianoforte alcune delle sue composizioni. Tutto questo per dire che, sì, son d’accordo con te quando dici che non si può paragonare Allevi a Mozart (che fra l’altro non è uno dei miei preferiti)o a qualsiasi altro ma questo perchè un vero artista è unico nel suo genere. Vedi, nonostante Allevi si discosti dalla musica classica “rigorosa” nella quale io sono cresciuta (e ti assicuro, la mia insegnante era davvero poco aperta ad altre forme d’espressione pianistica e non), c’è qualcosa in lui che trascina incanta e travolge, oltre ad un’indiscussa abilità tecnica frutto di tanto studio e dedizione al pianoforte (come si può notare dalla conformazione della sua schiena) e certo anche di talento (perchè ti assicuro che non è da tutti accarezzare i tasti a quella velocità). Ti consiglio di ascoltarlo…potrebbe farti bene…pensa che per risponderti ho messo come sottofondo “Joy” il suo ultimo disco e ti assicuro che se non l’avessi fatto, conoscendomi, i toni non sarebbero stati così pacati!
Inserito da Lucilla (not verified) il 28 Giugno, 2007 – 13:46
Dal primo momento in cui ho sentito parlare di Allevi ho pensato ke fosse un’auentico genio,e l’ho adorato cm una divinità…forse è anke un po’ montato,xò mi sembra ke tu abbia esagerato…in fin dei conti,da quanto,in Italia,nn ci ritroviamo uno cosi’? Nn vorrei esagerare ankio,ma credo ke sia dai tempi di Antonio Salieri Ke nn ci capita la fortuna di avere un talento simile nella nostra patria…cmnq io continuo a stimare Giovanni per la sua musica,e nn credo ke cambierò idea facilmente
Inserito da Veronica (not verified) il 10 Luglio, 2007 – 21:27
Ciao Luisa, ho 23 anni e ho iniziato a prendere confidenza col pianoforte all’età di 6 anni, qualcosina capisco di musica o comunque di pianoforte, ce ne fossero al mondo di talenti come Allevi. Ho sempre avuto la consapevolezza del fatto che la musica non sarebbe mai stata la mia professione, ma soltantanto la mia passione, tanto che sto per diventare ingegnere. Sai dalle mie parti si dice che l’invidia è una brutta bestia! Quando hai questi attachi di sclero ti consiglio una bella tisana rilassante e come terapia per evitare che ti tornino ti consiglio un corso di decoupage o un corso di taglio e cucito, credimi aiuta molto. Se tutto questo non dovesse bastare, forse il caso di prendere un appuntamento con un bravo psichiatra perchè bisogna essere fuori di testa per scrivere quello che scrivi tu!
Inserito da Franco (not verified) il 9 Ottobre, 2007 – 13:11
Condivido il giudizio e la perplessità di Luisa su Allevi, in particolare sulla gestione pubblicitaria che viene fatta dell’artista: credo che abbia fatto delle critiche ben circostanziate a cui nessuno ha risposto nel merito. Io ho ascoltato recentemente un suo album ed è risultato piacevole ma non mi ha colpito.
Sono uno che si diletta in
Sono uno che si diletta in chitarra classica e non ho la fortuna di aver l’abilità o la volontà di gente che si dedica a studi pianistici accaniti e appaganti. Mi ritengo più abile nel disegno e nella pittura, in cui mi cimento da quando avevo sei anni.
Se non avessi ascoltato le composizioni di Allevi, sarei stato vicino a dare ragione a Luisa. Ho sempre ascoltato soltanto musica classica non per presunzione, ma perchè l’altra non mi comunica niente, non mi emoziona. Devo dire però che Allevi è un caso a parte, perchè fa musica classica. Unisce egregiamente il rigore all’espressione. Nessuno pretende di paragonarlo a Mozart (è Allevi, e non Mozart), però è positivo che ogni tanto in Italia abbiano riscontri persone diverse da Zucchero, Vasco Rossi, che comunichino un pensiero autenticamente musicale. Sono stufo infatti di sentir dire: ” mi piace la musica di Vasco Rossi, ha delle belle parole”. Questo vuol dire travisare il senso della musica, che non è parola o gesto.