Il discorso sul Festival di Sanremo ed i vincitori della sezione big per questa sessantesima edizione potrebbe essere lungo ed articolato. È iniziato con mille polemiche, dal caso Morgan a quello Povia, che sembravano essere state risolte correggendo il tiro nel trascorrere delle serate ed invece così non è stato. C’è da dire che quest’anno, a mio avviso, si è rischiata l’omologazione della musica. Tentativo accennato nella passata edizione è confermato in questa, dove gli artisti provenienti dai talent show erano numerosi sul placo. Nessuna contestazione per la sezione Nuove Generazioni che ha visto trionfare Tony Maiello, il ragazzo di Castellamare di Stabbia che ho intervistato poco prima dell’inizio del Festival. Al contrario per la sezione big numerosi i dissensi arrivati, a seguito dell’annuncio di Antonella Clerici, sia dalla platea che in coro da stadio afferma «Venduti», strana sensazione per un pubblico abitualmente statico sia dall’orchestra che non approva quanto annunciato. In rassegna posso commentare: bella la canzone di Malika Ayane: Ricomincio da qui anche se molto simile alla precedente quindi nulla di nuovo, stesso discorso per Noemi che propone il brano Per tutta la vita. È questo il momento dove l’Orchestra lancia verso l’alto gli spartiti e vorrebbe rendere pubblico il voto, purtroppo questo non è permesso. Non si classificano, anche se fra i preferiti: Simone Cristicchi con il brano Meno Male e con un look rinnovato Arisa con il brano Malamorenò. In finale vengono annunciati: Marco Mengoni con Credimi Ancora, avrebbe meritato di vincere il Festival nonostante sia un personaggio molto costruito sulla scena, Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici con il brano Italia amore mio, ed in questo momento i dissensi del pubblico aumentano ed infine Valerio Sacanu (in foto di Alessandra Tisato) con il brano Per tute le volte che, entrambi reduci da un ripescaggio. Sarà quest’ultimo ad aggiudicarsi la sessantesima edizione del Festival di Sanremo 2010. Adesso il passaggio delle consegne e le canzoni dalla televisione passano alla radio che come in una sorte di magico rituale portano i “secondi” e gli esclusi ai primi posti delle classifiche di vendita. Il video, della polemica, a seguito dell’annuncio degli esclusi al Festival di Sanremo. Foto: Alessandra Tisato