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Un progetto sonoro che basa la propria filosofia sul fatto che «la musica non ha frontiere tanto meno vincoli come la distanza». Questa l’essenza per Massimo Bagnoli e Francesco Cappabianca ideatori dei Dafne Bloom. Incontriamo la band per raccontare di Ginger Sad il nuovo lavoro.

A cosa rimanda questo nome: Dafne Bloom?

In realtà all’inizio volevo chiamare il gruppo solamente Dafne ma non ero sicuro della sua completezza. Ho pensato che forse un cognome sarebbe stato più assimilabile a un identità e quindi avrebbe reso il tutto più completo. Letto poi la storia della mitologia greca che parla appunto di Dafne che alla fine si trasforma in una pianta e il dio Apollo la rende sempre verde l’alloro. Mi è venuto in mente che la fioritura dell’alloro non era qualcosa di così banale come quella di un ciliegio. Letteralmente fioritura di Dafne cioè Dafne Bloom.

Non avete una sala di incisione predefinita una scelta voluta, per non avere la stessa matrice sonora?

In realtà è anche un esperimento. In gruppo convenzionale una persona spicca e diventa il leader del progetto e tende a portare tutti sulla sua linea ideale. Lavorando separatamente ognuno costruisce la canzone seconda la propria prospettiva e questo a mio avviso crea più originalità creando un senso di bipolarismo su ogni brano.

Adesso raccontiamo di Ginger Sad rock ed elettronica che convivono insieme?

È da molto che pensavo a un rock con forti influenze elettroniche e l’incontro tra me e Francesco è stato appunto la chiave per la realizzazione di questo progetto. Ginger Sad è la concretizzazione delle nostre idee e del fatto che elettronica e rock possano convivere insieme e creare singolari alchimie.

Com’è nata l’idea di questo lavoro?

All’inizio ci siamo passati i reciproci lavori per puro ascolto. Erano però degli incompiuti è stato quindi per entrambi naturale ritrovarsi a lavorarci sopra.

Parlando di ascolti quali i vostri “Padri” sonori?

Sia io che Francesco siamo letteralmente dei divoratori di musica. Ascoltiamo veramente tonnellate di materiale e molto spesso anche di completi sconosciuti. Le fonti di ispirazioni sono veramente molteplici e sarebbe riduttivo sparare tre nomi dal mucchio.

Massimo e Francesco come sono ripartiti fra voi i ruoli?

Banalmente a Massimo l’aspetto Analogico (voce,chitarra,basso) ed a Francesco quello Digitale (drum machine, loop, effetti, synth, bass synth).

Dove è possibile trovare Ginger Sad il vostro nuovo lavoro?

Attualmente in vendita su Amazon. Entro natale comunque sarà in tutti i più importanti digital store come ITunes, Emusic, Napster ecc.

Dai dimmi una curiosità che pochi conoscono su Ginger Sad?

Sono molto contento di questa domanda è un motivo per me di orgoglio dirti che il disegno della nostra copertina è stato fatto da mio figlio che non ha ancora 3 anni ma che con gli acquerelli è veramente fantastico. In lavorazione? Siamo già a lavoro con il nuovo materiale. La prossima uscita sarà quasi sicuramente un album completo. Che ci vedrà lavorare con un produttore artistico per la prima volta nella stessa sala.

Foto: Archivio Band

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