Questa notte, all’interno di Extranet, con The Hormonauts.
Dove nasce l’idea di questo nuovo lavoro, un crossover di stili musicali?
A, boh, son tutti i nostri… nostre influenze varie da gioventù, praticamente. Cioè, tra me e Sasso siamo un po’ più vecchi nel gruppo, no?
Abbiamo passato anche gli anni ’80… abbiamo ascoltato da Billy Idol alle diverse influenze del punk. Poi con un batterista che viene da metal, da hard core, mischiando un rock’a’billy con quello, dai, esce fuori degli strani fuori, dai!
E’ uscito questo cocktail di sonorità che tra l’altro rispondono anche molto bene. Parlavamo di cover: dove nasce l’idea di tributare questo grande successo, “My Sharona”?
Mah, perché in origine… l’originale non è che mi piaceva tanto, proprio niente!
Ah, e quindi hai deciso di rifarla?
Meglio suonarla in chiave moderna.
No, ma. è anche un pezzo diciamo, dai, della nostra gioventù. Ci ricordiamo tutti quanti ‘sto pezzo!
Parlando proprio di cover, quando c’è comunque una canzone che riesce ad avere un successo così grande, non credi sia difficile, poi, nell’immaginario collettivo, andare a smontare questo ricordo, che appunto era legato a questa canzone. Cosa che siete riusciti a fare in modo perfetto, diciamo, con questo.. con questo singolo che ha riscosso un successo abbastanza interessante?
Direi che non bisogna sforzar la cosa… cioè, è una cosa che ci è venuto, come anche “Stay Alive”, ci è venuto come scherzo in sala prove, quasi la linea più facile. Poi naturalmente applichi la tecnica per suonare, tutto quanto, però la linea che vien più naturale al gruppo.. che era una cosa quasi, quasi “Rawhide”, che fare “My Sharona” in quello stile lì. Poi è stato elaborato, elaborato, un po’… beh, è tutto naturale, diciamo, dai!
E’ venuto in modo del tutto naturale.
Per quale motivo maltrattate gli strumenti, sul palco. Durante il vostro live?
Ah, è tutto perché il batterista fa troppo casino. Dobbiamo sentirci in qualche maniera, dai.
Pensando alla musica, e pensando a tutto il fenomeno che fa riferimento alla musica attraverso Internet, favorevoli o contrari al file sharing, e quindi appunto allo scaricare la musica da Internet, in modo gratuito?
Guarda… uno, che non sono ancora collegato al computer, e quindi son molto “valvolari… l’altro lato, più pubblicità si può… cioè, è sempre bello, scambi d’informazione è una cosa importantissima, poi dopo… cioè, secondo me ci stava già una crisi nella discografia, comunque gente non… però ora più in base alla qualità della musica che c’era in giro, non perché c’era Internet. Scopro spesso che magari chi ha già fatto un download del nostro cd ci viene al concerto e compra lo stesso il cd, o se lo va a cercare, perché vuole comunque il prodotto che è stato… che è uscito. Poi, per il resto… mi sa che è solo positiva, sta cosa, direi.
Progetti per il futuro?
Eh, ogni tanto ci penso ai progetti per il futuro, quando posso.
Perfetto Andy, ci sentiamo nel vostro prossimo appuntamento live, dove spero di poter venire ad ascoltare il vostro modo di proporre musica, ma soprattutto…
A sentire i nostri ormoni, dai…
Bravo! Grazie Andy, alla prossima! Ciao!
Grazie a te, grazie a tutti, ciao!
Ascolta intervista audio.