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Al microfono di EXTRANET incontriamo il regista Ferzan Ozpetek a Lecce per ritirare un riconoscimento nella manifestazione Premio Barocco 2007.

Numerose le pellicole che hanno emozionato milioni di spettatori da “Bagno Turcho” alle “Fate Ignoranti” non ultimo “Saturno Contro”. I temi affrontati parlano d’amore, storie omosessuali, anoressia. Solo per citarne alcune. Salutiamo il regista chiedendo con quale musica si potrebbe concludere questa intervista…

Mi piacerebbe in questo incontro fotografare la tua carriera partendo dall’ultima realizzazione “Saturno contro”. Diversi i temi trattati, quale volevi rappresentare con particolare attenzione?

Io semplicemente volevo raccontare la vita di un gruppo di persone, entrare nella loro vita ad un certo punto e poi uscirne ad un certo punto. Semplicemente abbiamo provato con Gianni Romoli a fare un film che non abbia un inizio, uno sviluppo e una fine ma sono soltanto nove personaggi e quello che capita in questo mese e mezzo della loro vita.

La tua cultura non italiana, ha in un certo senso dato un valore aggiunto a questa produzione?

Io non credo a questo, questo si dice molto sai quando uno nasce in un altro paese e cresce fino a 17 anni in un altro paese, ma non credo che sia una cosa di cultura, è una cosa di sguardo alla vita, alla società, a quello che succede intorno a noi ma non dipende dal fatto di appartenere prima ad un’altra cultura e poi ad un’altra.

Adesso parliamo di stereotipi. Il definirsi etero oppure omosessuale a tuo avviso è solo una etichetta che attribuisce la società?

Credo che in questo momento abbiamo tanti altri problemi nella società, nel modo di vivere e nella vita quindi le etichette sono una cosa molto superficiale in questo momento.

Nelle tue realizzazioni cinematografiche c’è sempre molta attenzione nella ricerca delle musiche. Cosa ascolti in questo periodo?

Io prendo e scelgo le musiche secondo l’emozione di quel periodo, infatti nel film per esempio ho messo una canzone di Gabriella Ferri che ha avuto molto successo e mi fa molto piacere, come era successo anche con “Le fate ignoranti”, quindi cambia da un momento all’altro. Io ascolto di tutto, tutti i tipi di musica dall’opera fino a quello che magari la gente dice: “per carità, io non lo sentirei mai”.

A tuo avviso come vedi quello che è stato definito la legittimazione delle coppie di fatto e quindi i DICO?

Non ho idea.

In “Saturno contro”, c’è qualcosa di autobiografico?

Tutti i registi e tutti gli sceneggiatori per i loro film prendono spunto dalla loro vita e poi si cambia, però io non vorrei mai vedere la mia vita sullo schermo, si cambia tutto di fantasia, ovviamente noi parliamo sempre delle cose che conosciamo, delle persone che conosciamo e della vita che conosciamo.

Se dovessimo concludere questo incontro con una canzone quale abbineresti?

Mah non lo so, fai delle domande da Marzullo tu eh! Non lo so.

Ascolta intervista audio.

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