Un trio con tanta voglia di far musica: Marta Maria Di Nozzi, il chitarrista Leonardo Carfora (i due già suonavano insieme da tre anni) e il batterista Valerio Tangorra hanno dato vita ai Lexie.
Al microfono di Patrizio Longo incontriamo la band per raccontare di questo passaggio sonoro, bentrovati. Bentrovati a voi! Per noi è un piacere.
Un mini Ep nato in garage?
Più o meno sì, come ogni tipo di produzione musicale abbiamo dovuto affrontare varie tappe prima di riuscire ad arrivare ad un prodotto finito ma possiamo dire che tutto è nato dal garage.
Starting From Lungs, quali sono stati gli ascolti che lo hanno preceduto?
Nel momento in cui il progetto è nato avevamo in mente alcuni tipi di sonorità che ci sarebbe piaciuto riproporre nei nostri brani, così abbiamo fatto degli ascolti mirati che potessero portarci nella direzione voluta. Fondamentali per noi sono stati gli ascolti di gruppi come Bat For Lashes, London Grammar, Little Dragon e 30 Seconds to Mars.
Spesso la musica rispecchia il momento di vita che si sta attraversando anche in questo caso è stato lo stesso?
Siamo passati per una fase di grosso cambiamento e questo si è rispecchiato nel nostro lavoro, il filo conduttore che percorre l’EP è proprio questo, la voglia di rinascere essendo consapevoli di essere cambiati.
Com’è stato il vostro incontro?
Marta: Io e Leonardo già ci conoscevamo da tempo, suonavamo insieme in un precedente progetto, nel momento in cui l’idea dei Lexie ha iniziato a prendere forma abbiamo deciso di prendere Valerio alla batteria per completare la line-up.
Perché Lexie?
Ci siamo accorti di una grande componente femminile presente nei nostri brani, che raccontano spesso anche di storie vissute in prima persona da una donna. Volevamo rendere omaggio a tutto ciò scegliendo un nome femminile, Lexie ci è sembrato da subito il più adatto.
Cosa vorreste che i nostri lettori sapessero?
Vorremmo che sapessero che mettiamo veramente molta passione in ciò che facciamo, che la musica per noi è un’esigenza e vorremmo diventasse un lavoro. Quindi chiediamo solo di prestare un ascolto con orecchio sincero!
Foto: Ufficio Stampa