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luca-morino.jpgQual’è stato il focus della vostra ultima realizzazione che vi ha portato a fare questo singolo?

Nell’aprile 2006 abbiamo iniziato questo nuovo percorso dopo la pausa durata più di tre anni e il luogo prescelto è stato il Brasile dove abbiamo lavorato molto, sia a livello di composizione che di registrazione, abbiamo un pò aperto la scuola dei percussionisti sul palco visto che l’anno scorso ci ha accompagnato una sezione di percussionisti bahiani per tutto il tour che ha colorato molto di Brasile e soprattutto di sound bahiano non soltanto i pezzi di “Dea” ma anche di dischi precedenti. Questo ha portato un risultato più che buono dal punto di vista live tanto che adesso ci accingiamo ad uscire prima di tutto con il disco in Europa e poi dopo un piccolo tour invernale nei club siamo stati invitati a vari festival in Europa per cui già a partire da questa settimana iniziamo a farci vedere fuori dall’Italia.

Perché la scelta per una band italiana di ritrovare le origini proprio partendo dal Brasile?

Il disco brasiliano dei Mau Mau in realtà è un disco molto piemontese, tutti ci hanno detto di recuperare molto dei suoni originali dei primi due album dei Mau Mau per cui ci sono dei suoni percussivi molto acustici e immediati, il fatto di andare in Brasile è figlio anche di un’esperienza che avevamo già fatto ai tempi di “Eldorado” quando avevamo girato un video vicino Bahia e quindi non è capitato per caso. Noi avevamo il pallino del samba-reggae che avevamo già sfiorato in un pezzo come “La ola”, lo avevamo sfiorato in “Eldorado”, è da tanto tempo che stiamo covando quelle sonorità e quelle ritmiche. I percussionisti di Bahia hanno un modo di suonare che è completamente differente dalle altre zone altrettanto ricche di musica del Brasile quindi è proprio un marchio di fabbrica.

Questo vostro progetto si lega anche ad un tuo vecchio progetto cioè “Mistic turistic” che forse era l’antesignano di quello che avviene oggi all’interno di Mau Mau?

Il lavoro “Mistic turistic” è servito sia punto di vista produttivo, essendo uscito “Moleskine ballads” un album esclusivamente prodotto da me che quindi mi ha dato l’occasione di prendere in mano il timone di una produzione, quindi per la prima volta “Dea” è stato prodotto sia da me che da Fabio. Poi il sapore del viaggio in qualche maniera sempre c’è sia nella storia dei Mau Mau che nella mia storia quindi. Per esempio adesso sto per partire per Hong Kong e anche lì sarà un mondo di conoscenza e di esplorazione di una metropoli ma anche un viaggio nella musica.

Un sito internet per entrare in contatto con Mau Mau?

www.maumau.it

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