Un marchio nella musica italiana d’autore, potremmo definire con queste parole il carattere eclettico e travolgente di Nada. Un’Artista che si presenta sul palco dell’Ariston nel 1969 e che durante il proprio percorso musicale ha voluto spaziare e sperimentare in diversi stili sonori: dalla musica pop ai lavoro con Massimo Zamboni, Cesare Basile e non ultimo nella scena internazionale John Parish. Il suo ultimo lavoro s’intitola Vamp (2011 – Infecta) di cui è autrice e cantante e conferma ancora una volta la creatività e la libertà con cui Nada Malanima ha sempre proposto la passione per la musica e l’arte.
Al microfono di Patrizio LONGO incontriamo Nada, bentrovata?
Grazie. Vamp un titolo “forte”?
Si, mi da una sensazione di libertà e di energia, che in musica sono due belle caratteristiche.
Non hai mai proposto qualcosa di “forzato“ al pubblico che ti segue da anni. Hai scritto le canzoni di questo lavoro con quale idea?
Mi sono sempre opposta alle cose forzate, forse qualche volta mi sarà anche capitato, mi sarà sfuggita di mano la situazione ma certamente non era nella mia intenzione. Ho scritto le canzoni di Vamp con entusiasmo e passione, come sempre del resto, solo con l’idea di fare della buona musica.
Vamp è ancora un lavoro che risuona di differenti stili dal pop alla musica elettronica?
Si, Vamp è un lavoro molto articolato con diversi stili tra una canzone e l’altra. Ho mischiato molto di quello che conosco.
Forse ti sembrerà banale come domanda ma cosa ascolti oltre i dischi di Nada?
In questo momento ascolto poca musica, un po quello che mi suggeriscono i miei amici.
Mi incuriosisce questa canzone Andate tutti affanculo. Un grido di rabbia?
Quello è il titolo del cd degli Zen Circus dove io ho cantato una loro canzone Vuoti a perdere che è veramente un grido di rabbia.
Raccontami degli altri brani, quale curiosità nascondono?
Più che curiosità nascoste le mie canzoni evidenziano visioni, paure, ansie, meraviglia, felicità, dolore… emozioni in continuo movimento.
In programma in mini tour proporrai brani anche dal tuo repertorio?
Come sempre.
Come hai conosciuto gli Zen Circus?
Mi hanno cercato per cantare nel loro disco, mi è piaciuta la loro musica, la loro testa ed il loro cuore.
Massimo Zamboni qualche tempo fa mi raccontava del vostro incontro, pensi di rifare qualcosa insieme?
Con Massimo siamo sempre in contatto e sempre pronti per fare qualcosa insieme, aspettiamo un’idea comune ed il tempo di realizzarla.
Tutto pronto per il tour in bocca al lupo e a presto.
Si parte il tour Vamp in compagnia degli Zen, vi aspetto tutti.
Foto: Silva Rotelli