Musica popolare musica ed elettronica…?
Per noi è un connubio assolutamente naturale. Io di solito descrivo la nostra musica come l’esigenza di raccontare noi stessi, e quindi è naturale, essendo dei salentini trapiantati in una grande città, sia parlare delle nostre origini – in quanto la nostra terra ci manca – sia, essendo figli di una metropoli, adottare un linguaggio evoluto come quello della musica elettronica.
E’ passato più di un anno dalla vostra ultima pubblicazione. Riflessioni?
Noi abbiamo portato con noi il concetto della Festa di San Rocco: è difficile raccontare l’energia che una festa del genere sprigiona. Attraverso “San Rocco’s Rave” noi tentiamo di raccontare il tipo di energia che si prova, che non riguarda tanto la tradizione come qualcosa che vada preservato, ma come qualcosa in piena evoluzione. La Festa di San Rocco non nasce tale, lo diventa in quanto frutto di invasioni culturali: lo testimonia la comunità zingara, la cui presenza e la cui cultura – mischiate con quella salentina – originano la pizzica scherma. La festa di San Rocco è diventato un raduno di artisti di strada, in continua evoluzione.
Ad ottobre 2005 mi parlasti dei tuoi ascolti: Paolo Conte, Clash, Chemical Brothers….?
Il filo conduttore è la sensibilità, che ti porta ad andare in una direzione. Tra Paolo Conte e Chemical Brothers non esiste un filo conduttore logico: l’unico filo conduttore è quello illogico, della sensibilità.
Made in Salento 2006. Suonare la propria musica nella propria terra…
…è molto più difficile, perché ci sono molte aspettative, e noi queste aspettative le sentiamo. Inoltre, se l’Italia è già esterofila, anche il Salento lo è e fare quello che facciamo noi non è percepito da tutti. Aprire e presentare il concerto dei Blasted Mechanism, che sono esattamente sulla nostra stessa lunghezza d’onda, ci permetterà di far notare come le due realtà siano l’evoluzione l’una dell’altra. Spero che permetterà di sottolineare come si debba essere molto fieri di avere una cultura e guardare avanti. I Blasted Mechanism ci stimano e rispettano molto. Questa è una delle tappe europee che stiamo facendo: fare un concerto con un gruppo portoghese a Lecce è una tappa, poi saremo ad Amsterdam a rappresentare la nuova cultura popolare salentina e la nuova musica salentina in uno dei festival più importanti d’Europa. Spero quindi che la gente apprezzerà questo nostro sforzo, in paese un cui non esiste la meritocrazia, esiste un concetto della cultura e della musica troppo limitato.
Sito internet – costantemente aggiornato sugli spostamenti italiani ed europei?
www.nididarac.com
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Ascolta l’intervista ad Alessandro Coppola dei Nidi d’Arac.