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Una voce graffiante, un’anima ribelle e un talento che attraversa musica e cinema con la stessa intensità. Poche artiste in Italia possono vantare un percorso così eclettico e autentico.

In questo incontro, raccontiamo il mondo di Angela Baraldi, cantante e attrice bolognese che dagli anni ’80 a oggi ha tracciato un segno profondo nella scena rock e nel panorama cinematografico. Il suo album Baraldi lubrificanti (1993) l’ha consacrata tra le voci più potenti del rock d’autore, mentre sul grande schermo ha emozionato con ruoli indimenticabili, come in Quo Vadis, Baby? di Gabriele Salvatores.

Angela Baraldi
Angela Baraldi – Foto: Claudia Pajewski

Tra palco e set, tra canzoni e interpretazioni intense, Angela Baraldi continua a reinventarsi, restando sempre fedele alla sua essenza artistica. Un viaggio nel suo universo fatto di passione, energia e storie da raccontare.

Ascolta intervista ad Angela Baraldi per il nuovo album: 3021

Trascrizione audio intervista ad Angela Baraldi per 3021

Patrizio Longo: Al microfono di Patrizio Longo incontriamo Angela Baraldi per 3021. Bentrovata.

Angela Baraldi: Bentrovata! Buongiorno a tutti, bentrovato anche tu e a tutti quanti.

Patrizio Longo: Sei un’artista che ha sempre usato tra musica, teatro e cinema. Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato sul palco o su un set?

Angela Baraldi: Andare a Sanremo per me fu una sfida, una cosa molto così, una sfida sì, è proprio la parola giusta.

Patrizio Longo: Nel cinema hai interpretato donne intense e complesse. C’è un ruolo che ha lasciato un segno profondo dentro di te?

Angela Baraldi: Sicuramente il ruolo di Giorgia Cantini è stato quello che ho frequentato di più e quello che ha lasciato più segni dentro di me. Dopo tornano sempre, 3021 segna un nuovo passo nel tuo percorso.

Intervista di Patrizio Longo ad Angela Baraldi per 3021
Angela Baraldi3021 – Foto: Claudia Pajewski

Patrizio Longo: Qual’è stata la più grande consapevolezza maturata in questi anni che ti ha portato poi a scrivere questo lavoro?

Angela Baraldi: Io penso che ogni lavoro porti con sé una consapevolezza. Nell’ultimo mio periodo sono probabilmente le cose che sono successe sia nel sociale che a me personalmente. Come sempre ci portiamo dietro le nostre storie e quello che succede intorno a noi. Quasi sempre quando scriviamo, anche se scriviamo di noi e basta, siamo sempre comunque molto influenzati da quello che ci succede intorno. Quindi direi che dalla pandemia in poi le cose che sono successe sia nel mondo che a me personalmente.

Patrizio Longo: La produzione è quella di Alessandro Sportelli che ha dato una nuova veste al tuo sound. Come si è sviluppato il vostro dialogo artistico. Dove avete trovato un punto di incontro?

Angela Baraldi: Alessandro è una persona estremamente tenace e che ha voluto tantissimo che entrasse in studio subito dopo la pandemia. Di questo lo ringrazio ancora, sia perché abbiamo portato a casa un bellissimo disco, ma anche perché mi ha stanata. Sicuramente il periodo che ha preceduto la registrazione è stato quello più difficile da scavalcare. Dopo quando abbiamo cominciato a registrare le cose si sono susseguite naturalmente una dopo l’altra.

Patrizio Longo: Su System stiamo chiacchierando con Angela Baraldi di 3021. Facendo un salto indietro, sei stata corista per Francesco De Gregori e Lucio Dalla e oggi la tua voce guida un universo sonoro molto identitario. Quanto di quella scuola è rimasto nel tuo modo di fare musica oggi?

Angela Baraldi: Ma sì, con Lucio Dalla sono stata corista negli anni 1980 e con Francesco De Gregori invece abbiamo cantato insieme. Nel 1993 ho aperto i suoi concerti e abbiamo duettato con Anidride Solforosa.

Non c’è una classifica in queste esperienze, sono tutte esperienze molto grandi, che sono state potenti, ma non perché loro sono famosi, ma perché sono in qualche maniera lavorare al fianco di persone così capaci nel loro operato e comunque sempre una lezione.

Intervista a Angela Baraldi 3021
Intervista a Angela Baraldi 3021 – Foto: Claudia Pajewski

Patrizio Longo: 3021 è un disco che guarda lo spazio nel senso più ampio del termine, un viaggio, un’introspezione, una vastità cosmica, ripassami il termine. Il suono dello spazio è anche un concetto astratto e affascinante, quali scelte sonore hai dovuto adottare per rendere poi concreta questa idea nell’album?

Angela Baraldi: Partendo dal fatto che volevamo fare un disco molto organico, molto facile da riproporre dal vivo, quindi con una formazione classica di basso, chitarra, batteria, diciamo che l’intuito di andare verso lo spazio è venuto fuori facendolo, perché le sonorità… l’intenso era quello di riprodurre il suono dello spazio con gli strumenti diciamo più, più, passami il termine, più comuni, tipo una chitarra elettrica, un basso, qualche sintetizzatore, una batteria, è come scalare una montagna col piccone, tornando ai vecchi strumenti insomma.

Patrizio Longo: Angela Baraldi al microfono di Radio System per raccontare di 3021 il rock è sinonimo di ribellione, questa è una cosa che sappiamo ma è anche molto disciplina, quanto di te è istinto e quanto metodo?

Angela Baraldi: Io direi che le due cose devono andare un po’ a braccetto, anche se a volte fanno fatica ad andare d’accordo, però ci vogliono tutte e due, non c’è una regola precisa, no no purtroppo no, sarebbe troppo facile come situazione.

Patrizio Longo: Angela c’è un brano che senti particolarmente vicino alla tua essenza in questo momento della tua carriera C’è un brano dall’album 3021 e magari che dici se ce lo ripassi tu, ti faccio diventare per un attimo non solo cantante, attrice ma anche DJ?

Angela Baraldi: Volentieri, sono molto contenta di farvi sentire dall’album 3021 una canzone che amo molto che si chiama: Cosmonauti.

Patrizio Longo: Con Angela Baraldi su System stiamo raccontando di 3021 il suo nuovo lavoro che tra l’altro la porta anche in giro per l’Italia a raccontare e a suonare questa musica. Se dovessi descrivere la tua voce come fosse un paesaggio, stiamo parlando di spazio, di introspezione, quale immaginario evocherebbe?

Angela Baraldi: Un’immagine forse di un club, di un bellissimo club con le luci soffuse, con delle sedute di velluto rosso ecco. Un’ambientazione estremamente elegante potremmo definirla allora.

Patrizio Longo: Angela io ti ringrazio per la disponibilità, buon vento per tutto e alla prossima.

Angela Baraldi: Grazie, a te è stato un piacere e un saluto a tutti quanti gli ascoltatori.

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