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Approdano ad un nuovo livello di scrittura con Welcome in Disagio il nuovo lavoro per Meganoidi. Ironia, desiderio e riff di chitarra sono le basi su cui è stato scritto questo quinto lavoro.

Un successo che prosegue e che richiama sempre più ascoltatori per questa band che fin dalle prime note ha saputo mettersi in gioco con ironia e spirito critico.

Al microfono di Patrizio Longo incontriamo Luca Guercio autore con Davide di Muzio dei testi di Welcome in Disagio. Bentrovato.

Ciao Patrizio!

Un lavoro, questo, che segna un più maturo livello di consapevolezza?

Beh dopo 5 dischi e due Ep, la maturazione è d’obbligo, poi noi siamo sempre stati un gruppo molto maturo ed onesto nelle nostre scelte, partendo dall’autoproduzione e dall’autodeterminazione artistica che ci ha permesso di evolverci senza accettare compromessi.

Perché Welcome in Disagio. Una critica rispetto la società del nostro tempo?

Noi siamo di indole delle persone che sdrammatizzano molto e il titolo rispecchia anche un po’ il nostro senso dello humour. È una società dove ormai stare male è quasi d’obbligo altrimenti non si sa di cosa parlare. Il disagio è assolutamente una cosa legittima, ma deve essere un momento per trovare uno slancio, non per fossilizzarsi.

I riff di chitarra sono sempre ben sostenuti un modo per sfogarsi attraverso il suono?

Abbiamo un modo molto sostenuto di suonare anche nelle ballare, è una nostra caratteristica che deriva soprattutto dalla matrice rock che ci lega.

Quali gli ascolti di questo periodo?

Noi siamo degli onnivori di musica, io personalmente ascolto molto in questo periodo ed ho sempre in macchina: Emilie Simon, Karnivool, Porcupine Tree, Pat Metheny Trio e Miles Davis.

In copertina viene raffigurato un uomo su un albero spoglio. Cosa si vuole esprimere?

È una scimmia, è un ossimoro esattamente come il titolo del disco. Leonardo Gatto, www.toyshirt.it che abbiamo avuto la fortuna di avere al nostro fianco anche per questa copertina, ha tradotto perfettamente l’essenza del titolo e del nostro umore. La scimmia su un albero morto in mezzo al mare rappresenta il senso di solitudine ed incomprensione che si prova nel disagio, ma i colori sgargianti e le foglie che a spirale stanno arrivando a rinfoltire l’albero, dimostrano che bisogna prendersi un meno sul serio e rendersi conto che a volte uno stato d’animo va vissuto metabilizzato e superato.

Raccontiamo di Ogni Attimo a chi è rivolta?

È una sorta di fiaba, essere ogni giorno vicino alle persone che ami e non potersi svelare per sei imprigionato in qualcosa più grande di te, ma essere comunque sempre coinvolti nella vita di chi ti sta vicino e prendersi cura di loro. Anche un live per Ora esiste dopo non più. Un richiamo ai gloriosi tempi dei CCCP Fedeli Alla Linea? No, con Ora esiste dopo non più, nasce dall’aver conosciuto in quasi 15 anni di dischi e tour personaggi che è meglio perderli che trovarli, l’avidità e l’arrivismo dell’uomo sono un cancro non operabile.

Luci del porto una dedica a Genova?

Una dedica a Genova, una dedica al territorio e a tutti i territori che ogni giorno vedono la stupidità dell’uomo e non possono dircelo, ma è comunque in grado di regalarci l’equilibrio e a festeggiarci quando capiamo che è il caso di ascoltarla

Date un voto per questo lavoro?

Io sono estremamente critico durante la fase di composizione e realizzazione, poi sono semplicemente felice del risultato, quindi per me è sicuramente un 10 e lode, perché è frutto di un lavoro fatto con amore e voglia di comunicare e questo a prescindere è sempre la cosa più importante, poi gli altri aspetti non tocca a me giudicarli! È comunque il disco che amo di più, e non perché è l’ultimo, perché è il disco dove più di tutti le varie nostre essenze (da quella pop a quella rock, da quella irriverente a quella spensierata) convivono e si completano, esattamente come sono le nostre personalità.

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