Ascoltando Jolie Holland potrebbe far pensare di avere tra le mani un vecchio disco. Il folk, il country, il blues e il jazz si fondono in questa miscela tenue ed ammaliante. Per Jolie Holland questo è il secondo lavoro, Catalpa il primo riscosse un interessante successo.
Secondo Tom Waits uno tra i dischi migliore del 2003.
Escondida a differenza del primo lavoro di fattura “casalinga” viene registrato in studio e non improvvisato casualmente, in chiaro stile jazz, a casa di amici.
Si respira un atmosfera vintage basti ascoltare la traccia numero uno. L’artista si colloca nelle fumose atmosfere del club anni venti, con le sue miscele di jazz e folk. Una batteria spazzolata dal veterano Dave Mihaly, la leggerezza dei fiati che portano l’ascoltatore fuori da ogni tempo, lontano dal tappeto sonoro dei nostri ritmi.
Jolie Holland ha voglia di riproporre il suono statunitense in tutte le sue mille sfaccettature. Dai nativi d’America al blues morbido della sua voce che a tratti sembra essere intrappolata.
Per questo secondo lavoro Holland ha scelto un titolo straniero che è il suo soprannome, la sua tendenza a venir fuori e mettersi in luce.
La stampa accosta la voce di Jolie alla grande Billy Holiday e il jazz a Norah Jones.
Jolie Holland artista eclettica, nei suoi desideri suonare in una rock band e scrivere un brano hip-hop. Una Chanteuse tutta da scoprire !!!!