Hanno recentemente pubblicato un nuovo lavoro intitolato: Fissi Mobili Estetici a conferma di uno stile personale ben definito dove un ruolo proprietario viene assegnato al binomio parola e ricerca del suono.
Al microfono di Patrizio Longo incontriamo Frencio & Masi al secolo Francesco Fecondo e Antonio Masilotti. Come nasce questa collaborazione?
Francesco “Frencio” Fecondo: Ciao, Patrizio. La nostra collaborazione nasce con gli spettacoli teatrali e video-performativi dei Vidra. L’amica scrittrice Maria Luisa Pesce mi suggerì di contattare Antonino per il ruolo protagonista di “R.ae.d- Requiem aeternam dona” dopo aver visto un suo reading su Majakowkij. Da allora abbiamo iniziato a frequentarci e a buttare giù – occasionalmente – delle registrazioni nel mio home-studio. Fissi Mobili Estetici: a cosa fa riferimento il titolo del vostro ep di lancio?
Frencio: Il titolo dell’ep è tratto da un passaggio del brano Hotel Panda e si riferisce alle tre tipologie di apparecchi ortodontici: fissi, mobili ed estetici..appunto! Gli apparecchi che hanno ostacolato le avventure amorose di tutti quelli della nostra generazione. La canzone racconta una mia gita scolastica a Perugia: l’Hotel Panda esiste davvero, in località Santa Maria degli Angeli. L’albergo è un simbolo: la scatola della memoria in cui sono raccolti tutti i personaggi mitologici di quel periodo (dall’icona-rock Lenny Kravitz fino alle ragazzine che agitavano i nostri ormoni). Quando io e Masi abbiamo iniziato a pensare al titolo dell’album, ci siamo convinti che sarebbe stato simpatico giocare sull’interferenza tra l’espressione Fissi Mobili Estetici e la foto di copertina: prima di ascoltare, qualcuno potrebbe associare il lavoro ad atmosfere dandy – rock/ decadenti…invece dietro il titolo non c’è David Sylvian, ma un brano alla 883. Detto Fatto è il brano di presentazione del cd: vogliamo commentarlo insieme? Antonino “Masi” Masilotti: il testo di “Detto fatto” ha avuto una stesura fulminea. Frencio mi ha passato una piccola sequenza elettronica (con suoni da videogame) e nella mia testa è subito balenata l’idea di descrivere l’avventura di un giovanotto impacciato che cerca disperatamente di raggiungere la sua amata. A partire da questa semplice linea narrativa, la storia si sviluppa per fasi inaspettate: il protagonista diventa prima un soldato disertore, che lascia il campo di battaglia e si addentra, sudato e male armato, in un’insidiosa foresta, poi, in preda alla fame, comincia ad avere incontrollate visioni. La scelta di Detto Fatto come brano di lancio del disco era d’obbligo per come riesce a sintetizzare la nostra operazione musical-teatrale: nel pezzo sono presenti due mie piccole incursioni recitative che sospendono l’incedere martellante della strofa, fungendo da commenti intradiegetici. Ultima canzone scritta per “Fissi Mobili Estetici”, “Detto fatto” è anche rappresentativa dell’inclinazione “funky rap” che stiamo seguendo negli ultimi tempo e, probabilmente, è proprio da questa nuova matrice che prenderanno forma i nostri prossimi lavori.
Quali sono stati gli ascolti che vi hanno portato verso la realizzazione di questo EP?
Frencio: Dal punto di vista melodico ho tratto grande ispirazione dai dischi electro-wave di Mango. In particolare Australia, Adesso e il formidabile Sirtaki (prodotto e arrangiato dall’inglese Geoff Westley…). Le soluzioni metriche guardano, invece, al periodo sperimentale di Baglioni. Oltre è la mia ultima malattia! Ovviamente la produzione di Mauss www.maussmusic.com ha miscelato e modernizzato queste suggestioni di partenza, allontanando il rischio di pubblicare un lavoro retrospettivo e nostalgico. Masi: Gli ascolti che ho riversato nella mia ricerca interpretativa sono molteplici: dallo stile attoriale beckettiano, alle “recite” beniane, fino alle “salmodie-punk” di Giovanni Lindo Ferretti…
Volevo accennare alla passione che avete per due grandi riferimenti della scena italiana: Battisti e Pannella. Quali sono i punti d’interesse?
Frencio: La passione comune per i dischi “bianchi” di Lucio è stata la scintilla che ha dato avvio al progetto “Frencio & Masi”. Il nostro primo lavoro insieme è stato la riscrittura di Per altri motivi. All’inizio avevamo l’idea di realizzare un album-omaggio che attraversasse tutta la produzione panelliana, anche al dì là del repertorio di Battisti: cover dei brani scritti per Minghi, per Zucchero, per Enzo Carella, per Mango e per tanti altri. Poi, è uscito fuori l’ep di inediti, ma il link con quest’universo resta in primo piano. Masi: Ciò che abbiamo appreso dall’esempio di Panella è l’utilizzo del linguaggio in chiave acustico-fonologica (in questo tratto c’è un ritorno ai miei studi personali sull’ontophanie del poeta di origini rumene Gherasim Luca). Volevo aggiungere che alcuni esperimenti del progetto a cui Frencio faceva prima riferimento, verranno proposti nella scaletta dei nostri live. Penso a “Puoi toccarmi tutto a me” (tratta da “Oh!Era ora” di Adriano Pappalardo) riarrangiata in versione techno-dance.
La vostra musica viaggia parallelamente alla scena pop cercando sempre di ritagliarsi una cornice a parte. Una scelta voluta?
Frencio: Certo. I nostri brani ammiccano alle canzonette (soprattutto al pop commerciale anni ‘80, all’italodisco e anche a certo rap contemporaneo), ma dietro alla rassicurante orecchiabilità si nascondono delle piccole deviazioni. Scrivere canzoni complicate e totalmente autoreferenziali è un discorso che non ci interessa, così come non ci interessa confezionare brani fatti su misura per le radio. Siamo stimolati dalla “terza via”, dall’idea di un pop che magnetizzi l’ascoltatore e lo faccia innamorare al punto da portarlo a sondare anche i territori meno vicini al suo orecchio. Come sarà possibile acquistare Fissi Mobili Estetici? Masi: Il disco uscirà venerdì 2 marzo sui principali store digitali (con distribuzione Sounday Music). Le copie fisiche saranno, invece, acquistabili dallo shop di Rockit. Consiglio queste ultime perché lo scatto di Luciano Gallo e l’elaborazione grafica di Layout42 – modellata sullo stile dei vinili LineaTre – fanno di Fissi mobili Estetici un gioiellino da custodire nella propria audioteca!