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Si è concluso domenica il talent show X-Factor che alla seconda edizione ha dichiarato vincitore Matteo Becucci, al quale è andato il super contratto discografico. Al secondo posto i The Bastard Sons of Dioniso, per lo stupore di molti, e di seguito Yuri.

A portare al successo Matteo un abile Marco Castoldi in arte Morgan che nella precedente edizione presentò gli Aram Quartet.

Una strana abitudine si verifica ai primi classificati nei programmi televisivi. Il vincitore non coincide mai con quello morale e di prove ce ne sono diverse, non ultima quella della passata edizione di X-Factor dove vinsero gli Aram Quartet ma ai vertici delle classifiche finì Giusy Ferreri. Ed anche in questa edizione sembra ripetersi questa regola. Basti accendere la radio per ascoltare le canzoni di Noemi e dei Bastard che anch’io davo come vincitori.

Matteo Becucci conclude questa avventura televisiva interpretando la canzone dei QueenSomebody to Love che risalta al meglio le caratteristiche vocali, e per una modesta differenza di voti l’Artista conquista il podio ed inizia così l’avventura che lo vede protagonista.

3 commenti a “Matteo Becucci: il vincitore di X-Factor per la seconda edizione”
  1. Va detto che Matteo, già
    Va detto che Matteo, già durante il corso della trasmissione, ha raggiunto le vette di itunes, con vari pezzi (quando gli altri non sono entrati nemmeno nella top10), al punto da meritarsi il soprannome di “recordman”. Basti citare The power of love, Ancora ancora ancora, Sei bellissima, Lo avrei dovuto sapere, Stairway to heaven ed ora anche il singolo Impossibile. Questa edizione, è vero, ha visto la compresenza di più talenti, ma per favore diamo a Cesare quel che è di Cesare. Matteo ha strameritato la vittoria ed è stato campione anche nei download. Se vogliamo parlare di vendite o passaggi in radio cerchiamo almeno di informarci prima. Altrimenti il giornalismo diventa fazioso e non fa più informazione.

  2. Ciao Andrea,parlare di

    Ciao Andrea,

    parlare di "gionalismo fazioso" mi sembra un poco esagerato.

    La mia osservazione si basava sul notevole interesse che c’è per i Bastard, di cui non potrai negare l’evideza e su una mia personale scelta artistica. Inoltre esiste una strana tendenza che non ha alcuna  regola e si basa sul fatto, come scritto nell’articolo, che il vincitore spesso non coincide con l’Artista che si posiziona primo in classifica ed anche di questo mi darai ragione. Ad ogni modo a Matteo, senza alcun pregiudizio, auguriamo di sfatare questa "regola".

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