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Un altro successo per la label Tomlab. Parliamo di Patrick Wolf solo ventuno anni, abile polistrumentista iralandese, definito un’icona del Pop, con il secondo lavoro intitolato “Wind in the wires”.

Wolf rimette in discussione la propria esperienza sonora questa volta la riflessione avviene in una baracca fatta di legno arroccata sulla scogliera in Cornovaglia.
La ricerca della libertà personale, del non condizionamento mediatico rappresentano i punti di analisi che Wolf mette in discussione. Non a caso l’Album si apre con la song intitolata “The Libertine” anche se la prima scritta per questo lavoro è “Teignmouth”. Un beat coinvolgente fatto e Drum minimalisti, il classico esempio di artista “intimista”. Contrasti incalzanti di ritmiche fatte da pianoforte, violino e archi che si contrappongono ad una voce che trova il Focus nella creatività dell’Artista. Per alcuni tratti simile al menestrello Duca bianco, per altri al decadente Marc Almond ed ancora al leader degli Smith.

Il background di Wolf inizia all’età di sei anni quando viene mandato a scuola di violino. I suoi genitori ascoltavano classici del jazz, artisti come Charlie Parker, Joni Mitchell. Patrick appartiene a tutto il filone della musica Britpop. In un’intervista rilasciata per la rivista Blow Up (n. 81 febbraio 2005 – pg. 54) alla domanda che musica ascoltavi da ragazzo risponde: “negli anni ’90 non c’era tanto da ascoltare l’alternativa al Britpop erano le Spice Girls”.

L’artista si allinea perfettamente a personaggi della musica come che sente vicino come personalità e sensibilità: Björk, PJ Harvey e Kate Bush.
Il nuovo lavoro è intriso dal suono del violino arricchito da suoni e Drum prelevati dal mondo della musica elettronica.

Una nota merita di essere menzionata quando parliamo il primo lavoro intitolato “Lycantrophy” 2003 rappresentava il confine tra il mondo adolescenziale di Wolf e quello adulto. Il tema dell’album si basava su un miscelare l’autobiografia con il mito del lupo. L’album raccolse un’interessante successo da parte della critica tanto da essere inserito nel 2003 come migliore album nella prestigiosa classifica di NME. Acquistare questo disco servirà ad arricchire la collezione per i posteri che forse quando lo ascolteranno diranno: che musica si suonava in quel anno!!!

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