Rocco Pandiani racconta con emozione il profondo legame di amicizia e stima che lo ha unito al maestro Piero Umiliani, figura iconica della musica da film italiana tra gli anni ’70 e ’80.
Un rapporto nato dalla passione comune per il jazz e la sperimentazione sonora, che ha portato Umiliani a comporre colonne sonore entrate nella storia del cinema. Tra queste spicca la soundtrack de I soliti ignoti, commissionata dal regista Mario Monicelli, che segnò un punto di svolta nella carriera del compositore.

Pandiani ripercorre i momenti più significativi di questa collaborazione, svelando aneddoti inediti che mettono in luce non solo il talento visionario di Umiliani, ma anche la sua straordinaria umanità. Durante le registrazioni del film, infatti, il maestro dimostrò grande sensibilità nei confronti di Chet Baker, che era appena uscito dal carcere di Volterra dopo una vita travagliata segnata dalla dipendenza verso la droga. Senza aver potuto suonare la tromba per mesi. Baker aveva perso il callo sulle labbra, rendendo difficile l’esecuzione. Umiliani, con pazienza e rispetto, fermava spesso le sessioni per permettere al leggendario trombettista di recuperare il proprio tocco.
Un omaggio sentito a un artista che non solo ha lasciato un segno indelebile nella musica e nel cinema, ma che ha saputo anche essere un punto di riferimento umano per i grandi musicisti con cui ha lavorato.