A volte si è molto critici nell’osservare come un’Artista sposti il proprio focus passando fra le diverse Arti, dalla musica alla scrittura: Come è accaduto in questo caso. Simone Cristicchi rivelazione della 57° Edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Ti regalerò una rosa” porta avanti un nobile progetto che evidenzia la triste realtà dei manicomi. Un viaggio quello di Simone certo non facile ed emotivamente molto forte.
Rivivere ambienti utilizzati per escludere persone marchiate con la parola “diversi”, ascoltare le storie raccontate, fatte di miseria economica e di ricerca d’affetto. Quello che, forse, si sono sempre visti negare. Persone con altri modi per comunicare, modi non capiti dalla società. Non è facile neanche per un giornalista affrontare questo tema così scottante ancora oggi. “Centro di igiene mentale. Un cantastorie tra i matti” (2006 – Mondatori) è il titolo del primo libro di Cristicchi.
Questa lavoro è legato ad un più ampio progetto CIM (Centro d’Igiene Mentale) che ha visto l’Artista portare il proprio spettacolo in giro per l’Italia. Con musiche originali e dialoghi dei “matti”. Un vero laboratorio di sperimentazione. Dalla IV° di copertina riportiamo: ”Sono matto, sono una meravigliosa imperfezione, come uno stupendo sbaglio di Dio.” L’esperienza di Simone nasce durante il periodo in cui ha effettuato il Servizio Civile entrando in contatto con persone aventi problemi. L’Autore credo abbia voglia anche di soffermare l’attenzione del lettore a coloro sono accanto a noi e che spesso non consideriamo.
Ma chi sono i “matti” c’è lo siamo mai chiesto?
Mi verrebbe da rispondere: “Sono cloro che non accettando i limiti imposti dalla società esprimono senza barriere le proprie idee”. Come fa un bimbo, che esprime le proprie esigenze senza osservare norme sociali, ancora non le conosce. La storia nel corso degli anni ci ha permesso di osservare i diversi modi con cui sono state valutate le persone con disagi mentali. Simone sembra fare centro rivelando la propria sensibilità al problema e una forte espressività nelle vesti di scrittore.